7 Maggio 1956
La Fuga di Alice
Inesorabilmente bloccata dalla porta blindata, Alice decide di tornare sui suoi passi esplorando le altre aree di Alcatraz:
Indagando nell’area adibita alla refurtiva rinvenuta dai detenuti, la toreador riesce a recuperare il portafogli di Peter De Rosa, una copia del contratto stiuplato tra Amelia e Paul, nonché la tranche di un pagamento che metteva in relazione Misty Halls, Al Capone e Rothstein.
Continuando la sua esplorazione, Alice scopre un numero impressionante di corpi morti dissanguati: più di una mezza dozzina di secondini, più alcuni prigionieri.
Alla fine, sfruttando al massimo i propri talenti sovrannaturali, riesce a trovare Amelia: quest’ultima versa in un evidente stato confusionale, ma, persuasa da Alice (sebbene dopo una certa esitazione iniziale) sfonda con somma facilità la porta blindata aprendo di fatto il passaggio per l’esterno.
Mentre la Nosferatu si allontana, Alice tenta di recuperare Peter che però è scomparso: la toreador quindi prosegue in solitudine verso l’uscita dell’edificio facendo appello alla propria Memoria Fotografica.
Una volta fuori, conscia dell’alba incombente e della necessità di un mezzo navale per tornare in città, Alice decide di raggiungere l’ufficio del direttore Madigan, solo per trovare ulteriori cadaveri nel medesimo stato delle altre guardie rinvenute in precedenza.
Dopo essersi assicurata di aver chiuso ermeticamente l’ufficio, Alice telefona all’Elysium.
Otto in Segreteria
Otto, attualmente unica presenza nell’Elysium all’infuori dei valletti e qualche vampiro di poco conto, risponde ad Alice e apprende la situazione in cui versa il carcere di Alcatraz.
Mentre i due discutono, qualcuno bussa alla porta di Alice…
Il ritorno di Zeno
Il Sire di Paul e Maya viene “accolto” da Alice nell’ufficio: afferma di essere da poco rinvenuto e di aver seguito lo stesso percorso lastricato di morte di Alice con la medesima idea della giovane vampira: superare il giorno e trovare il modo di imbarcarsi per San Francisco.
Otto e Honerius
Otto, aldilà del ricevitore, ascolta con attenzione il dialogo tra i due e si congeda da Alice “tranquillizzandola” per quanto possibile, quindi contatta Honerius, il primogeno Tremere succeduto al defunto Benedict, a cui illustra la situazione di Alcatraz.
I due quindi si accordano in modo da raggiungere il penitenziario la notte seguente.
La “vera” fine di Bugsy Siegel
Maya e Robert riescono a trascinare Bugsy nell’appartamento del gangrel, che lo tiene saldamente prigioniero:
I due quindi lo legano alla meglio ad una sedia, ma il Giovanni non perde tempo e sfrutta l’occasione per utilizzare nuovamente la disciplina Dominazione su Maya, che viene irrimediabilmente spinta ad attaccare Robert.
Quest’ultimo, intuendo la mancanza di controllo della ragazza sulle proprie azioni, decide di sentenziare Bugsy alla morte ultima sfoderando i propri artigli, recidendogli la testa dal corpo.
Maya torna immediatamente in se e, contemporaneamente, i due vengono raggiunti da Paul: quest’ultimo è furioso e, incurante delle scuse proferite da Robert, se ne va.
Robert e Maya tentano di fare il possibile per occultare il corpo di Bugsy che ora versa in un avanzato stato di decomposizione (essendo, nei fatti, un cadavere di circa 9 anni), ma la loro scarsa dimestichezza porta Robert a contattare lo Sceriffo Railsback, che in breve tempo si presenta alla sua porta trascinando via con se il corpo di Bugsy.
Maya Tartaruga Ninja
Arriva al Verdi Club, è vicina l’ora della chiusura. Finge di andare in bagno per introdursi nell’ufficio di Joe Masseria di nascosto. Poco dopo essere entrata nell’ufficio, [fallisce un facile tiro di percezione] c’è un blackout. La stanza rimane completamente al buio, e Maya si sente afferrare una spalla…
Maya riesce a liberarsi con agilità [centomila successi], ma resta sempre nell’oscurità e non riesce quindi a vedere chi l’ha aggredita.
Chiede “Chi sei?”
Nessuna risposta! Ma in compenso l’aggressore sfonda la porta dell’ufficio per scappare. Maya all’inseguimento, ma non riesce a vedere il fuggitivo (sta usando Oscurazione?). [centomila successi di consapevolezza] Maya riesce a vedere per un attimo un essere molto brutto che sta fuggendo: è Tequila, il Nosferatu delle fogne…
Maya lo chiama a gran voce, ma Tequila fugge via e si rifugia nelle fogne, sempre seguito da Maya.
Nelle fogne, Maya e Tequila discutono. Ciascuno vuole sapere cosa sta tramando l’altro, ma nessuno si scuce.
“Che ci facevi lì?” “Che facevi tu! Perché mi insegui?” “Perché mi hai afferrato?” … e così via
Maya esce dallo stallo [tanti successi di Persuasione+Empatia], spiegando che era lì per cercare risposte sulla sua amica Jenna. Racconta che Bugsy l’ha resa una zombie, e che alcuni Nosferatu l’hanno portata via… Ma non fa menzione di Paul e Robert.
Tequila si dimostra comprensivo e chiede come potrebbe aiutarla. Maya chiede un po’ di dettagli sulla vicenda, ma Tequila ha poco da raccontare sui Nosferatu che hanno portato via Jenna, tranne che probabilmente lavorano per Amelia, e Tequila no…
Tequila spiega che un uso possibile dello zombie, per la Camarilla, sarebbe quello di avere una leva nel rapporto coi Giovanni (?). Oppure Amelia potrebbe farlo riavere a Rothstein di nascosto.
Tequila spiega anche che il fatto che l’infante di Rothstein (Bugsy) abbia fatto uno zombie provocherebbe sconvolgimenti politici grossi…
Purtroppo Tequila non ha nulla da dire sulle altre cose che interessano a Maya (sua mamma, la Chiesa Cristiana di Gesù Cristo, la ricetta del tiramisù). La sconsiglia di andare nell’Idaho e nel Nevada per cercare sua madre, perché si tratta di territori Sabbat.
Maya, dopo avergli fatto centomila domande, gli chiede anche quale sia lo schieramento di Tequila. Se non sta con la Camarilla, con chi sta? [Fallimento critico] Tequila la percula “Se non l’hai ancora capito è meglio che te ne vada…” Maya prova a chiedergli se può essere ospitata da Tequila nelle fogne, visto che ormai è quasi l’alba… Ma Tequila non è che abbia molta voglia. Così Maya lo convince impietosendolo [tanti successi di Empatia]. Si fa un bel sonnellino per terra nella fogna…