L’Estremismo di Internet

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Il grande assente per voi dell’Espresso che dovete per forza di cose criticarli, se no De Benedetti vi taglia le palle. Il M5S e in particolare Alessandro di Battista hanno girato tutta l’Italia per dire NO alla modifica della Costituzione, portando in piazza milioni di cittadini. E voi non ne avete neanche dato notizia. Giornale di merda !

e

Dare notizia di un contaballe pagliaccio che si fa giri in scooter prendendo per il culo milioni di Italiani? Si avrebbero dovuto dirlo è scandaloso.

Questi sono commenti reali tratti dalla pagina facebook de l’Espresso di Repubblica. Sicuramente ne avrete visti altri di simili, probabilmente pure peggiori.

Vi prego di lasciar perdere il loro contenuto, e concentrarvi piuttosto sulla forma, perché è proprio di quello che parleremo oggi.

La Forma

Polarizzare le opinioni su due fronti opposti, vivere la discussione senza mediazioni, spesso scadendo nel bieco insulto della parte avversa.

Se ci fate caso è quasi sempre così, e questo a prescindere dall’argomento:

O sei vegano o sei un carnivoro che odia i vegani, o sei grillino o sei Ca$ta, e se sei un elettore del Movimento 5 Stelle resti comunque uno scemo che crede alle scie chimiche.

Sto generalizzando ?

Sono le 9:30, e ho appena dato uno sguardo ai commenti della pagina Facebook della Stampa:

la stampa facebook
Sì lo so: forse non è l'esempio più indicativo per il discorso che sto facendo, ma visto che mi è appena passato sotto gli occhi...

Ma lasciamo perdere argomenti “seri”…

Vogliamo andare nel ludico, vogliamo parlare di videogiochi? Di fumetti?

Argomenti leggeri

Sio

A me tendenzialmente non piace Sio, per questo si da per scontato che io lo odi:

riesce difficile credere che sporadicamente possa piacermi qualche sua striscia, che io possa ritenerlo anche solo umanamente simpatico.

Mi fa puzzare d’incoerenza.

Se io dico che non mi piace Sio, la reazione esterna di solito è “ecco un altro che ritiene Sio la rovina del fumetto”.

Il mi piace o non mi piace non è mai abbastanza, è necessario schierarsi.

Per quanto riguarda i videogiochi, quest’argomento per certi versi l’ho già sfiorato di recente parlando dei fantomatici casual gamers, ma avrete intuito da voi che il “topic” importa poco ai fini del mio discorso.

Ma perché siamo così ?

Anzitutto credo sia perché il famoso derby conviene a tutte e due le squadre.

O meglio, tre, se consideriamo il campo da gioco (il social network):

L’armonia è nemica dello scontro, e senza scontro viene meno l’interazione.

E, come sappiamo, nel mondo social l’interazione è tutto:

In linea di massima quando guardiamo sulla home di Facebook i primi post che ci appaiono sono quelli più commentati, anche a prescindere dai like…

sono qui solo per i commenti

e, in ogni caso, un like è una reazione che non suscita certo il senso di curiosità portato da un commento, pure dovesse trattarsi del peggiore dell’universo.

E che cos’è che spinge la gente a commentare tanto e di continuo sotto il medesimo argomento?

Un flame.

flame

Una litigata, detta molto banalmente.

zerocalcare
Zerocalcare è un bene per l'universo

Perché nessuno ha voglia di passare per scemo, di voler dare ragione all’altro, soprattutto quando si sente parte di un gruppo più o meno definito di persone che, anche senza commentare direttamente, può manifestarsi tramite i like.

Eroinomani

Se io insulto un complottista della domenica che va in giro sostenendo che la magnitudo dei terremoti viene abbassata dal governo ladro, ottengo tanti like di supporto.

Cioè, l’effetto di una piccola botta di morfina virtuale.

Che è poi, con le dovute sfumature del caso, l’unica cosa che motiva l’insulto di cui sopra.

Quello, e la gioia di “mettere al suo posto” colui che secondo me è un irrecuperabile scemo.

Perché ehi, nel caso ci fosse qualche dubbio, insultandolo, non ottengo niente di “utile”:

Non lo sto smentendo, non ho nemmeno intenzione di fare cambiare idea (ammesso sia possibile) ne a lui ne a chi la pensa come lui che anzi, se passa di qui è più probabile commenti contro di me alimentando il flame.

Memento

Ergo, sarebbe bene tenere a mente che inseguendo queste botte di morfina e selvaggia soddisfazione, non solo gettiamo del tempo, ma trasformiamo piano piano noi stessi in carburante.

Socialmente, benzina per partito preso.

Commenti

Kabir

discorso molto molto interessante...ma nei fatti non credo sia imputabile alla rete, o meglio, la rete è andata trasferendo un qualcosa di già presente e ben radicato nel nostro tessuto sociale di esseri umani. Il potere del conflitto è cosa nota ahimè...

Xab

sì, in realtà sono d'accordo con te:

una cosa che mi diverto sempre a sottolineare è come, con l'avvento di facebook, altri social network e smartphone, l'internet è diventata progressivamente sempre più "massiva", mentre prima (in quel che io chiamo affettuosamente web 1.5) c'era uno spaccato di società molto diverso, più "elitario"...in fin dei conti i social network non fanno altro che nutrirsi di ciò che la massa tende ad essere sempre stata, la differenza grossa, forse, è che qui la massa prima non ci stava.

Salvo Imbrò

diciamo anche che la politica da tè citata in sto senso ha molto a che vedere con tutto cioè piglia i 5 stelle che si sono fatti strada coi vaffa, o i modi da bullo di renzi, per non parlare di salvini e tutte le cose derivate da berlusconi. la società è quello che è anche perchè il pesce inizia a puzzare dalla testa e di riflesso la puzza si propaga anche sulle cose più innocenti come giochi e fumetti...e mica solo noi certo...in america del resto tengono trump e la clinton e questo la dice lunga, anche perchè poi tutto quello che viene da là influenza quello che succede su internet e nelle società occidentali

Emerson Edmilson

non sono d'accordo, anzi direi che è vero il contrario: la (le) classi dirigenti sono quel che sono a causa delle persone che fanno in modo di votarle o comunque spingerle verso il successo. Certo esiste la manipolazione, chiaro, come peraltro diceva giustamente @Kabir qui sotto, ma la manipolazione parte da quacosa d'insito nella collettività...è come quando dicono che uno scettico non può essere ipnotizzato, stesso principio: chi vuole manipolare deve tranquillizzare l'interlocutore dandogli anzitutto risposte che quest'ultimo s'aspetta. perciò, per me la testa inizia a puzzare solo a conseguenza di quel che fa il resto del corpo.

Salvo Imbrò

@emerson_edmilson mha forse hai ragione tu. Io però penso sempre che dal momento in cui le persone trovano riconoscono un capo quello seguono. E certo sì capisce che si cercano un capo che somigli loro...ma loro stessi sono quello che sono per il capo di prima!!!! Piglia a Berlusconi appunto ora teniamo renzi e grillo perché la gente che ci sta ora è stata abituata all'originale e allora si va a cercare na versione nova dello stesso. Tipo chi cerca sempre la stessa donna pure in un altra e lei che per conquistare l'uomo imita quella che lui teneva prima, o la macchina che è di un modello nuovo ma fa tutto per parere quello vecchio....la gente si scanna e se sempre scannata perché ce sempre stato uno in cima che organizzava il combattimento

Xab

mi viene in mente una frase di Mussolini, più precisamente dell'ultimissimo Mussolini:

"Io non ho creato il fascismo, l'ho tratto dall'inconscio degli italiani. Se non fosse stato così, non mi avrebbero seguito per vent'anni."

eh oh, con tutto il male che penso del musone (e non è poco), in 'sto discorso secondo me ha sempre avuto ragione, per quanto comprendesse "solo" un 50% + 1 degli italiani.

Quindi, tornando al discorso, pure io la penso più o meno come @emersonedmilson:disqus , ma quoto abbastanza l'ultimo post di @salvoimbr:disqus qui sotto...effettivamente "il capo" che la gente si sceglie deve assomigliare alla suddetta gente, ma quest'ultima è a sua volta figlia del suo tempo, e quindi di un capo precedente.

Poi vabbè stiamo andando un po' OT (ma è un OT che mi piace, quindi continuate a farlo! :D)

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