Marvel’s Jessica Jones [Recensione S1]
Jessica Jones è una bella serie.
Un tributo ad un certo stile telefilmico anni ‘90, ma privo di censure e filleraggio dettati dalla televisività (e davvero: grazie Netflix)
Lo spirito del post-femminismo da Buffy scorre potente in lei, ed è un prodotto complessivamente diretto ed interpretato molto bene.
But make no mistake: Daredevil era tutt’altra cosa.
E non tanto (non solo) per un discorso di scene d’azione:
Jessica Jones è di un genere spiccatamente investigativo, molto più puro detective-movie che action-thriller, molto più intimista e, conseguentemente, meno corale.
Ci sta quindi che si tirino meno mazzate (ma ci sta meno che, quando capitano, si tirino abbastanza male: scordatevi l’apoteosi coreografica di Daredevil), il problema forse è che beh…in Daredevil si respirava Hell’s Kitchen, in Jessica Jones Jessica ed i suoi patemi.
E siccome per un buon 90% dei 13 episodi il patema è sempre lo stesso, alla lunga stufa un po’.
New York…New York?!
Davvero, non fosse per un piano sequenza in croce e le parecchie strizzate d’occhio iniziali a The Avengers (roba che mi ha ricordato un sacco il J.J. Abrams visto da Leo Ortolani) ‘sta serie manco avrei capito fosse ambientata nella Grande Mela:
e, visto che in mezzo c’è inevitabilmente Luke Cage (che ad Harlem e quartieri limitrofi deve moltissimo per storia editoriale) è un fatto un po’ brutto, per quanto come detto non sia il fulcro delle vicende della nostra Jessy.
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Killgrave è poi sì un bel cattivo originale (interpretato benissimo da un grandioso David Tennant) ma alla lunga, sinceramente, l’uso costante di flashback relativi al suo rapporto con la protagonista m’è parso un po’ estenuante e retorico, e per paradosso l’avrei trovato più funzionale in un minutaggio da Cinema che da Serie TV (ogni tanto succede, oh).
Bisogna attendere la seconda metà inoltrata degli episodi (7-8) perché la situazione inizi a sbloccarsi e farsi più interessante, guadagnando quelli che sono assieme i momenti migliori della performance di Tennant e probabilmente di tutta la serie…e questo passando anche attraverso forzature e colpi di scena niente male, che però un pochino mi puzzano da “jumpscare Made in Game of Thrones” :
senza spoilerare niente, diciamo solo che alla fine di qualche episodio mi sono ritrovato a ridere di gusto di fronte ad alcune uscite che mi parevano georgemartinismo allo stato puro.
Heisenberg aiutaci tu ?
Meno bene devo dire poi di Krysten Ritter:
Certo, la faccia da stronzetta ce l’ha (Breaking Bad docet), i modi pure, ma francamente mi pare che quel senso da
“sono una donna burbera con le palle che beve whisky e non le mando a dire // ma poi in realtà nascondo una fragilità che manco il tonno Riomare, vogliatemi bene”
sia fin troppo marcato, a tratti quasi parodistico, adolescenziale.
Poi per carità, in questo senso forse Jessica Jones è una serie più genuinamente vicina al fumetto (Alias), e conseguentemente molto più prossima ai film Marvel di quanto lo fosse Daredevil:
Buon prospetto per futuri crossover, ma d’altro canto un sonorosissimo “BOH?!” che mi porta un po’ a dubitare della Ritter in un ruolo da protagonista (e va detto che con il doppiaggio italiano Giuppy Izzo la aiuta non poco).
Conclusioni
Specificando che attendo con ansia la serie su Luke Cage (Mike Colter forse è troppo bonaccione e poco stronzo rispetto a come ricordo il personaggio, ma complessivamente mi ha convinto) e la seconda di Daredevil beh…diciamo che con Jessica ci vediamo un po’ in giro (coff coff Difensori coff coff), anche se sono rimasto decisamente meno coinvolto…
Jessica Jones com’è detto è una serie meritevole, molto femminile ed emancipata in un senso genuinamente tosto e maturo (non uno spiccio femminismo-cagata alla Maleficent, per intenderci), ma che tende a ribadire un po’ troppo le stesse cose in troppi episodi, concentrandosi forse talvolta troppo sul colpo di scena facilone a scapito di una verbosità che per me le avrebbe fatto bene.
Insomma: niente male ragazza, però perdonami…ci sono davvero tante squadre in questo campionato, ed il livello qui s’è alzato parecchio. (però in un’avventura grafica alla Still Life ti ci vedrei un sacco lo stesso!)
Tre Braccobaldi e mezzo su 5!
Commenti
Emerson Edmilson
mi mancano ancora un paio di episodi ma direi che più o meno la pensiamo uguale, anche se forse è proprio un fattore di "genere"...e per il resto se ti ricordi nel tuo post su Daredevil avevo commentato già parlando di sindrome da game of thrones, direi che quindi in questo senso un po' me l'aspettavo :) però ecco, a me invece Luke Cage dice veramente pochino, attore troppo dimenticabile per un personaggio così memorabile. Forse è anche Tennant per paradosso per me si ritrova a strafare, lo preferivo nei primi episodi dove era meno "in vista"
Xab
Sai cosa? Luke Cage dev'essere bullo:
http://www.justpressplay.ne...
A Mike Colter ci han provato a "bullizzarlo", ma secondo me non è proprio il tipo...non che non possa fare l'incazzato vendicativo, ma a quel punto lo vedrei BENISSIMO su Spawn per dire, antieroe a suo modo tragico e dannato
Per rendere bene Luke Cage secondo me non basta essere nero e grosso, devi essere pure coatto e un po' simpaticamente stronzo
Ken
molto bella.
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