Pearl Jam – Lightning Bolt [Recensione]
Eddie Vedder inizia ad andare per la cinquantina, e questo mi porta a sentire l’infanzia più remota e lontana
Gli spettri del grunge, qualsiasi cosa fosse (aldilà di un’etichetta appioppata dalla stampa degli anni ‘90 ai gruppi rock della scena di Seattle) fluttuano qua e la, e il ritorno dei Soundgarden l’anno scorso già ce l’aveva detto, figuriamoci quindi quando si parla di un gruppo che di ricongiungimenti non ne aveva affatto bisogno: i Pearl Jam
Nati vecchi
In soldoni, lasciando da parte discussioni retorico-tecniche e culturali, si può dire che caratteristica fondamentale dei Pearl Jam (e gruppi parenti) fosse quella di portare in scena, nel pieno degli anni ‘90, un sound che era la diretta propagazione del ventennio precedente:
Led Zeppelin, Black Sabbath, Doors, Ramones, Beatles, Bob Dylan e soprattutto Neil Young furono le radici di questi ragazzotti di Seattle, e di tutta la scena che di fatto distrusse il glam/hair metal cazzaro (e spesso pure piacevolissimo, intendiamoci) che caratterizzò gli anni ‘80 Se volete ascoltarvi gratuitamente Lightning Bolt potete accattarvi il buon Spotify e cliccare qua sotto:
Ritorno al Presente - Lightning Bolt
La primissima cosa che mi viene a dire su questo disco, proprio la prima sensazione primordiale ed istintiva, è quella che mi è sembrato di sentire un disco dei Foo Figthers con la caratteristica voce di Vedder al posto di quella di Dave Grohl
Un male ? Un bene ? Boh.
Ma andiamo avanti. Ci sono cose strane in questo disco, è quello. Cose che tra loro non c’entrano un cazzo.
Un bene ? Un male ? Un attimo che sento spe.
C’è tutta la parte finale della title track che pare quasi un pezzo dei Coldplay, solo che c’è il solito Vedder che grida come uno Steven Tyler con qualche anno di meno
Subito mi viene in mente una sintesi, sul bel basso di Jeff Ament su Infallible (che mi fa subito pensare ad un sacco di cose diverse, dai Police ai Poets of the Fall):
I Pearl Jam non sono incazzati. Ma proprio per niente. Anzi, sono contenti
Certo, Vedder rockeggia e il sound ogni tanto s’indurisce…ma non sono incazzati.
Sono contenti, però col sorriso malinconico: Pendulum è un pezzo intimistico e cupo e me lo conferma
Still got the blues
(citando Gary Moore, pace all’anima sua)
Non che questa cupezza trista e tremebonda sia una novità, per carità: parliamo della band di Jeremy, è tutto nella norma…
uno (e non sarò io) potrebbe però dire che i Pearl Jam si sono ammosciati
Non sarò io a dirlo perché, paradossalmente, m’avrebbero deluso di più se si fossero pigliati un viagra musicale controvoglia
E poi un blues rockeggione come quello di Let The Records Play, per quanto “diluito” da certi intermezzi fin troppo prolissi tra un riff e l’altro, dimostra quella vena da old boy che tanto ha caratterizzato la musica dei Pearl Jam
Ma sto disco com’è ? Te piace, si ?
dimmelo sennò vattene da Chris Cornell e non rumperme er ca…
Lightning Bolt ha due caratteristiche che di solito sembrano inconciliabili:
-
è un album parecchio variegato, come detto pieno di cose che tra loro non t’aspetteresti di sentire assieme, e se si più da gruppi come Incubus o i già citati Foo Fighters più che dai Pearl Jam
-
allo stesso tempo, risulta un disco estremamente coeso: non c’è una vera e propria canzone che spicca sull’altra, è come sentirsi tutto un concertone con una scaletta ben precisa in testa
Detto questo…
I Pearl Jam si sono da un lato concessi qualche sprazzo di punk “badreliginoso” di troppo in Mind Your Manners, specie considerando che come dicevo non si parla certo dei Pearl Jam più grintosi di sempre (e per fare punk, anche se accennato, la grinta è più o meno TUTTO) e dall’altro si sono un po’ adagiati ad un rock senza tante pretese, nonostante l’ibrido di sounds che portano in scena
Un disco che brutto non è, per carità, ma ahimè abbastanza dimenticabile, specie considerando che è il frutto di un gruppone di questa risma
PS: L’ultima canzone del lotto, la ballad Future Days, è invece tutt’altra storia: struggente, ispirata, classicissima ma sinceramente bella: può stagliarsi benissimo da sola senza il resto dell’album sul groppone, da ascoltarsela attraversando l’Arizona in un tramonto infinito.
Commenti
Lollo
da vero metallaro nudo e crudo come sai io non impazzisco per il grunge, anzi diciamo pure che se togliamo gli Alice in Chains e qualche canzone sparsa mi fa immensamente cagare, però mi è sempre piaciuto il tipo di voce di eddie vedder...peccato che come dici questo sia un album moscio, solo che io non salvo proprio niente, mi sembra una commercialata schifosa fatta imitando i generi che in questo periodo risultano più radiofonici
Xab
Secondo me invece no, cioè indubbiamente si parla di un album più fruibile per radio e televisioni, essendo appunto un disco complessivamente parecchio "soft", ma non penso lo abbiano realizzato presupponendosi quest'obbiettivo in testa.
Poi magari sbaglio eh, ma i Pearl Jam non mi sono mai sembrati quel tipo di gruppo che fa simili ragionamenti, e anzi penso che da un lato la vera commercialità sarebbe stata quella di fare un album hard rock vecchio stampo anche se controvoglia, giusto per sedurre i vecchi fan (quello che intendevo quando parlavo di viagra musicale
Lollo
tu ti fidi troppo, io non sarei tanto ottimista!
Enzo
scusa ma se ascolto su spotify si paga? grz
Xab
si sono 22 euro iva esclusa, vuole lo scontrino?
scherzi a parte, di base spotify è gratuito con un limite d'ascolto di 10 ore dopo un periodo di prova illimitato, leggi di più qui: http://xabacadabra.blogspot...
Xab
Probabilmente è che ho più stima della band di te a prescindere, barbün! :D
Lollo
ahaha si ma sai che a me tutti questi rocker rivoluzionari antisistema generazione x e quello che vuoi non son mi mai piaciuti visto che poi a conti fatti son pieni di milioni e non aspettano altro che mtv venga li a riprenderli mentre fanno un comizio :P
Xab
no non hai capito, quel generazione x stava per Generazione Xab, mica per altro, che te credi.
Io mi facevo sponsorizzare già quando avevo 6 anni, sono una mente imprenditoriale
Xab
Comunque su quel che dici ci sarebbe da scrivere effettivamente, ma poi ho paura che si cadrebbe nel pseudo-grillismo e non ho voglia di fare polemica gratuita...alla fine è un sistema fatto così, cioè è un discorso tipo quello "la litizzetto e saviano si fanno pubblicare dalla mondadori e poi stanno sempre a sfottere berlusconi, bell'ipocrisia!"
è che secondo me ci sono dietro molte più sfumature di così, alla fine nelle case editrici, radio, televisioni e quant'altro ci lavora una marea di gente "invisibile" (e competente!) con cui un autore si trova felicissimo di lavorare...e alla fine per un autore/musicista/quelchevuoi riuscire ad essere pubblicato è un successo impagabile
Poi se uno dovesse stare sempre sul "duri&puri" per la coerenza antisistema dovrebbe vivere da frate domenicano, praticamente: niente nutella perché la fa la ferrero e blabla, niente prosciutto perché quelli che lo producono invadono i paesi con i carciofi eccetera eccetera....
è un discorso ben più ampio, dovrei davvero scriverci su qualcosa
Lollo
si si però c'è una differenza secondo me cioè se tu fai proprio più leva sulla tua protesta che sulla tua musica e poi vendi il culo così, anche se giustifricabile per quello che hai detto io la vedo come una gigantesca ipocrisia preferisco allora i gruppi cazzari degli anni '80 che almeno parlavano solo di ciulare e spassarsela senza chissà quale pretesa rivoluzionaria e per giunta suonavano pure meglio....
Xab
Beh però considera che tu stai parlando dei Pearl Jam di vent'anni fa, oramai è da un pezzo che hanno appeso le loro velleità rivoluzionarie al chiodo...
sul suonare meglio vabbè, se andiamo nel merito della tecnica musicale sai meglio di me che entriamo nell'insondabile: è un presupposto che fa passare Gigi D'Alessio meglio dei Ramones, e nel dire che sarebbe un atto criminale spero che ci troviamo abbastanza d'accordo :D
Lollo
pur non amando i Ramones....ok si, hai ragione ^^
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