Iron Man 3 [Mini-Recensione]
Niente pipponi mentali, solo due amabili e pregni elenchi di PRO e CONTRO, vediamo assieme quanto c’è di bello (e di brutto) in Iron Man 3:
Iron Man 3 è Bello perché
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è una action comedy che pare uscita dal ‘97, un film positivista, di quelli che nell’America post 11 settembre sembrano in via d’estinzione peggio dei panda, e che quindi fa piacere rivedere
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Robert Downey Jr si riconferma un attore fantastico, quasi certamente il più bravo di tutto lo squadrone marvel movie nel complesso è girato in modo ottimo, forse anche meglio dei due predecessori
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è un film per famiglie, molto universale e politicamente corretto: il lato sesso alcool rock’n’roll di Tony Stark, così come la sua spocchia, si vedono poco o nulla
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il colpo di scena legato al cattivo, checché ne dica il pubblico nerd, è ben congeniato e soprendente e rivela un antagonista interpretato benissimo: abbastanza originale nel porsi, per quanto estremamente classico nella sostanza
##Iron Man 3 è Brutto perché
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è troppo action comedy per famiglie, se consideriamo il percorso di Iron Man 1 e 2 e il climax raggiunto con The Avengers: il senso da comic movie appare qui molto lontano (e il lato sesso alcool rock’n’ roll e la spocchia di Tony Stark si vedono poco o nulla)
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tensione ed epicità non esistono e se si durano pochi secondi prima di venire smorzate dai tony umoristici, il che è buffo visto che dai Trailer ci si aspettava un Iron Man “Nolaniano”
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Il film si discosta dai fumetti, e se questo vale un po’ per tutta la cinematografia marvel, in Iron Man 3 l’allontanamento risulta molto più netto (cambiate le armature con una qualsiasi arma/veicolo: il film si regge comunque in piedi tranquillamente)
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Il Mandarino. Perché a me frega poco, ma posso capire i fan
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Ostentato clima natalizio e comprimario bambino che fanno pensare alle solite commedie anni ‘90 e Last Action Hero (non a caso diretto proprio da Shane Black), da notare che il bambino in questione pare quasi Bart di Kenshiro, ma vabbè
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Dalla seconda metà in poi il film diventa Arma Letale (altra serie per cui Black si è speso moltissimo), e se questo non va a minare il piacere della visione (almeno per gli amanti dei film action) non fa altro che distanziarsi ulteriormente dal pubblico nerd che puntava ad un vero comic movie, specie dopo la “purezza fumettistica” di Avengers
Concludendo
Si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un gran bel film dal target spaventosamente sbagliato, forse nell’intento di vendere qualche Big Mac in più, per quanto poi il film tratti e gestisca temi pure più adulti degli altri Iron Man (lo stress post-traumatico, il rapporto con Pepper, il cattivo stesso) solo facendolo con poca cruda sagacia e piuttosto molto innocuo humor vecchio stile.
C’è più Disney (di scuola Touchstone Pictures) che Marvel, e se non si può dire che questo sia necessariamente un male in termini di qualità, a più di qualche fan potrebbe storcere il naso, soprattutto gli amanti più sfegatati del fumetto (che questo film inevitabilmente lo odieranno, e con ottimi motivi).
In effetti, forse proprio perché non sono tra questi, personalmente devo dire che a me è piaciuto molto.
PS: Il film inizia con Blue degli italiani Eiffel 65, che se c’eravate sul finire degli anni ‘90 non può non avervi tormentato (per quanto a risentirla oggi diffonda un vago sapore nostalgico nelle orecchie), ricordiamocela nella ben più nobile versione di Christian Ice
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