Drizzit [Recensione]
Venite a scoprire le deliranti e sagaci avventure dell’elfo oscuro più bonaccione del mondo, protagonista del fenomenale webcomic recentemente esploso sul web made in italy !
Premessa - Free For Your Eyes
Nel parlare di Drizzit tocca ricordare almeno sommariamente quanto dissi a suo tempo riguardo i budget zero italiani, ovvero sia quei fenomeni creativi venuti alla ribalta per merito di internet e degli sforzi autonomi dei rispettivi autori/produttori , che rendono poi i frutti del loro lavoro fruibili liberamente e gratuitamente per chicchessia
Ecco, ‘sto preambolo significa che un pochino, quando “recensisco” simili realtà, mi verrebbe da essere naturalmente di parte (che ci volete fare, c’ho sto patriottismo indie che ogni tanto si risveglia)
Ma è proprio qui che entra in gioco il famoso fattore Alzheimer che evidenziai nel post di cui sopra:
la qualità di un’opera budget-zero si vede (anche) quando la si assapora dimenticandosi della sua condizione, ovvero recependola come fosse alla stregua di un vero e proprio prodotto commerciale, ignorando eventuali sudditanze
Bene, a mio parere devo dire che Drizzit rispetta emblematicamente queste qualità R.A. Salvatore, Streghe poppute e Charlie Brown
Drizzit nasce dalla tavoletta grafica e dalla mente del buon Bigio come una striscia a fumetti, improntata (almeno nelle sue origini) sull’aspetto comicamente immediato di battute che, come chi è abbastanza nerd avrà già intuito, fanno il verso al mondo del GDR (gioco di ruolo) - nella fattispecie quello del GDR per antonomasia:
Dungeons & Dragons ed i suoi celebri Forgotten Realms , visti come una parodia del Drizzt romanzesco di Robert Anthony Salvatore
Mera parodia o rivoluzione fumettistica ?
Ora, qui è da dove Drizzit parte, le origini che non ha mai rinnegato, e che del resto si vedono ancora spesso e volentieri.
Ma bisogna evidenziare come fin da subito la creatura di Bigio abbia preso una piega ben diversa, più spiccatamente narrativa e seriale, che l’ha portata a possedere una trama più vicina agli standard del mondo dei fumetti convenzionali piuttosto che a quelli delle strisce comiche vere e proprie (di cui comunque, come detto, mantiene sia spirito che formato) che anzi, solitamente una trama non ce l’hanno proprio
Sotto sotto ero/sono un sostenitore dela coppia Artemide/Katy (si, Drizzit ha scatenato anche questo genere di dibattiti, roba degna d Friends) Del resto, con ogni probabilità, è proprio in questo che sta il suo crescente successo, nonché la capacità di avvicinare anche un pubblico che magari un D20 lo ha visto solo in un fotogramma di Big Bang Theory e che se gli dici Drizzt ti risponde “Salute!”
La forza di Drizzit sta nella commedia narrata, a tratti addirittura epica, per certi versi “solo” piacevolmente condita da quella comicità che comunque ne resta l’anima, e che permette di fraternizzare da subito con un party di personaggi ben più caratterizzato di quel che uno potrebbe aspettarsi
Concludendo
Un po’ Peanuts e un po’ Armata Brancaleone, (con in mezzo sprazzi comicamente amorosi degni dei nipponici Lamù, Ranma e Orange Road) Drizzit è anzitutto un riuscitissimo esperimento originale, forse unico per la sua particolare condizione di striscia-fumetto.
Ma, e soprattutto, è una pressoché inesauribile fonte di risate, stile ed ironia, nonché di alcuni avvincenti exploit narrativi che non fanno rimpiangere le avventure da cui è (molto) liberamente tratto
Dove/Come leggere Drizzit
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L’aggiornatissima pagina facebook, dove vengono pubblicate quotidianamente tutte le strisce più aggiornamenti di varia natura
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Il fumetto cartaceo, acquistabile tramite lo Shockdom Store
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Il blog dell’autore Bigio, che la domenica pubblica le intere uscite della settimana con tanto di commento
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