Vampire The Masquerade - Bloodlines [Recensione]

4 minuti di lettura

Visto che siamo nel weekend, invece di giocarmi qualche post nuovo nuovo ho pensato di riesumare (e ristrutturare) questa vecchia recensione che ho scritto originariamente circa 4-5 anni fa

pronti per un po’ di retroxabbing?

Mondo di Tenebra

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  • Vampiri: la masquerade è uno dei più celebri giochi di ruolo cartacei di sempre, probabilmente secondo soltanto alla pietra miliare D&D in quanto a diffusione, nonostante la “relativamente giovane” età (la White Wolf pubblicò la prima edizione nel 1991)

  • Bloodlines rappresenta solo il secondo tentativo di trasporre questa celebre ambientazione sullo schermo videogiocante: prima di lui venne infatti il celeberrimo Vampire The Masquerade: Redemption (2000), che tuttavia risultò un action rpg molto action e poco rpg (per quanto con una trama di tutto rispetto)

  • Si tratta del terzo ed ultimo gioco realizzato dalla Troika Games, casa discendente della divisione Black Isle di Interplay Entertainment (Fallout, Baldur’s Gate, Planescape: Torment…) e che nella sua breve vita si distinse per qualità e originalità dei propri titoli (e anche, ahimè, per qualche bug di troppo)

What a scene man, uhiiie!

La creazione del personaggio principale è l’elemento primo del gioco, in tutti i sensi:

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Quel gran figo di Smiling Jack in un artwork ufficiale

Sebbene pesi una certa scarsa variabilità estetica (ogni clan ha un unico modello d’aspetto non personalizzabile) la scelta del sesso e del clan d’appartenenza risultano fattori d’estrema importanza, capaci di porci di fronte a partite assolutamente diverse sia in termini di gameplay (stealth, action, magico) che, e soprattutto, in quelle di gioco di ruolo

Gameplay

Bloodlines come detto è un titolo che si adatta al tipo di personaggio che andremo a creare, presentando dei combattimenti gestibili sia come in un classico sparatutto, sia come un action focalizzato sull’arma bianca….senza dimenticare i sopracitati approcci stealth (fondamentale per un appartenente del clan Nosferatu) e legati alla magia del sangue (che come chi conosce l’ambientazione saprà risultano il cuore dello “stile Tremere”)

Ambientazione

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L'adorabile Jeanette <3 o anche, colei che definì inconsapevolmente ciò che sarebbe diventata di li a poco Harley Quinn

A differenza di quanto accadeva nel vecchio Redemption (focalizzato anzitutto sui Secoli Bui) in Bloodlines si parte subito nel pieno della Masquerade:

L’epoca è quella contemporanea e la location è Los Angeles, resa splendidamente in alcuni dei suoi quartieri storici (Santa Monica, Chinatown, Downtown, Hollywood) e l’agire all’insaputa degli occhi mortali sarà essenziale:

Una violazione continua della mascherata potrebbe infatti portare la nostra neonata vita notturna ad una fine brusca e repetina.

Trama

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Smiling Jack ci elenca alcuni luoghi comuni sul vampirismo da sfatare

Senza svelare troppo, partiamo col dire che l’incipt non è nulla ne di troppo banale ne di originalissimo:

Qualsiasi clan sceglieremo, ci ritroveremo come dei vampiri freschi freschi di abbraccio (vampirizzazione) e senza nessuna nozione sul mondo sovrannaturale di cui, nostro malgrado, siamo entrati a fare parte.

La cosa si traduce bene anche nei fini pratici, visto che permetterà anche un completo estraneo del gdr cartaceo d’integrarsi perfettamente (se non ancora meglio) nello spirito del gioco.

In generale comunque parliamo di una storia molto variegata e avvincente, originale al punto giusto da qualsiasi parte decideremo di schierarci

Cast

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I personaggi non giocanti sono tra i più caratterizzati che si siano mai visti in un videogame, e una volta tanto potremo interagire con loro con una sensazione di vera libertà, priva delle solite dicotomie e binari onnipresenti nei videogiochi.

Il problema derivante da questa sciccosissima caratterizzazione, però, è quello di limitare per forza di cose alcuni risvolti del gioco di ruolo originale (nota: se non conoscete il Mondo di Tenebra potete benissimo saltare questo paragrafo):

il Sabbath ha essenzialmente il mero ruolo di carne da cannone (salvo qualche NPC) e gioco forza il videogame non può fare a meno che essere Camarilla-oriented…ma del resto è proprio per questo che Anarchici e Kuei-jin riescono ad ottenere una caratterizzazione e uno spazio che, solitamente, è raro vedergli affibbiato anche nel cartaceo (il che offre un’insperata variabilità e ulteriore originalità alla sceneggiatura)

Quest

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Qualsiasi sia l’ambientazione, il tema, il tipo di personaggio o lo sviluppatore, buona parte delle missioni nei vari RPG si traducono spesso (ahimè) con il classico:

  1. Vai nel dungeon
  2. Ammazza il boss
  3. Prendi l’anello
  4. Portamelo indietro

Ecco, Bloodlines non funziona così. Ma manco per il pipistrello proprio.

Ogni missione è caratterizzata in modo superbo, passando da uno stile che quasi riporta a Silent Hill e Shining (si, alludo a quella dell’hotel infestato) a deliri psicologici, boss-fight propiamente realizzati e un buon numero di situazioni che sarebbero verosimili anche nel cartaceo

Grafica

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Nel 2004 era da lasciare davvero senza fiato, e ancora oggi è invecchiata bene, tolte forse le animazioni (spesso quasi tragicomiche)…tuttavia le espressioni dei volti sono di ottima fattura, così come la realizzazione degli ambienti.

Nota importante: il gioco può essere affrontato sia in prima che in terza persona.

Audio

La colonna sonora è eccezionale, e se siete dei seguaci del gothic rock di quello buono dovreste riconoscere qualche vecchia conoscenza (i Tiamat con l’indicatissima canzone Cain, o i nostri **Lacuna Coil – presenti con Swamped e adirittura con il poster di Comalies nel appartamento del giocatore!) più i vari pezzi da soundtrack cinematografica, che in molti casi lasciano spazio agli effetti sonori per portare il giocatore ad una percezione survival horror

Il doppiaggio Inglese, manco a dirlo, è fenomenale: tutti i personaggi e tutti i dialoghi risulteranno doppiati, e praticamente tutti con un’interpretazione d’altissimo livello.

Localizzazione

Prima e per certi versi forse unica nota dolente: il gioco è completamente in inglese, ma fortunatamente esiste la proverbiale patch italiana amatoriale: PATCH

Commento Finale

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Cosa succede quando un Malkavian ne incontra un altro, e uno dei due è una gnoccolona ninfomane bionda ?

Semplicemente, è uno di quei giochi che non può mancare a nessuno…soltanto un acceso detrattore dei Giochi di Ruolo e del Vampirismo dovrebbe lasciarsi scappare questo gioiello.

5 su 5 vampirici braccobaldi !

Commenti

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